L'altare maggiore

L'ALTARE MAGGIORE, TRONO EUCARISTICO E SEMICALOTTA

Autore del trono eucaristico: A. VERMARE
Autore dell’affresco dell’abside: V. MONTI

L’altare maggiore , tutto in marmo rosso dei pirenei, con fregi in metallo dorato, presenta sul davanti gli stemmi di Leone XIII e una croce nel centro. 20 tondi in malachite verde abbelliscono il gradino superiore. Il tabernacolo è a forma di tempietto con colonnine e piastrini dorati.
 
Ai lati dell’altare, una scalinata, in rosso di Levante, con doppia ala di ascesa, conduce al trono eucaristico.

Il trono eucaristico, dono dell Francia, è accolto in una grande nicchia dell’abside centrale e sostenuta da 6 colonne e due pilastri e chiusa da una vetrata azzurra con angeli e simbolo della santissima Trinità. Da un basamento di marmi policromi si eleva il globo terrestre sul quale viene posto l’ostensorio. Ai lati 4 angeli, in marmo bianco, due in piedi sorreggono un candeliere e due in ginocchio con una fascia su cui risalta un’invocazione.
 
La semicalotta dell’abside raffigura il trionfo dell’Eucaristia: il Salvatore, seduto sopra una cattedra, presenta l’Ostia e il Calice all’adorazione degli apostoli: i più vicini sono S.Pietro e S.Paolo che presentano rispettivamente le scritte: “ Divenire partecipe della natura divina” e “ Ho ricevuto dal Signore quello che ho trasmesso anche a voi..”. Sullo sfondo  a destra Gerusalemme, la principale città dell’antica Alleanza,  e a sinistra Roma, centro del Cristianesimo. Nell’alto, fra gruppi di angeli, la figura del Padre che si compiace dell’opera del Figlio. Sotto l’affresco una scritta con la profezia di Malachia che aveva preannunciato che il sacrificio di Cristo sarebbe stato offerto in ogni luogo, a Dio: “ IN OMNI LOCO SACRIFICATUR ET OFFERTUR NOMINI MEO OBLATIO MUNDA”.

(Dalla pubblicazione San Gioacchino in Prati di P.Ezio Marcelli)